CASTELMAGNO :

Questo formaggio prende il nome da uno dei paesi in cui viene tradizionalmente prodotto. L'unica zona di produzione e di stagionatura comprende i territori dei comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana, tutti in provincia di Cuneo. Il castelmagno è un formaggio molto pregiato, riconosciuto come prodotto a denominazione di origine nel 1982.Formaggio di latte vaccino e/o ovino e caprino in piccole aggiunte, semi-grasso, pressato, a pasta semi-dura, erborinato, stagionato, di forma cilindrica a facce piane. Crosta: sottile, giallo-rossastra, invecchiando diviene più scura e rugosa; pasta: friabile, di colore bianco perlaceo o giallognolo, se stagionato a lungo assume colore giallo oro, con venature blu. Il sapore passa, con il procedere della maturazione, da delicato a intenso e piccante.

Storia

Le origini del Castelmagno sono antichissime: il suo nome pare sia legato al santuario dedicato a San Magno, un soldato romano martirizzato sulle montagne della provincia di Cuneo. Una leggenda racconta poi che nel 1200 il possesso di alcune forme di Castelmagno fu motivo di una guerra tra Cuneo e Salluzzo che durò 30 anni, tanti quante erano le forme di formaggio contese.

Come si consuma

Il Castelmagno è ottimo per preparare primi piatti, oppure può essere gustato in abbinamento a confetture, mieli di montagna e vini rossi e strutturati.

Come si conserva

Per una buona conservazione il Castelmagno va riposto in un luogo fresco o in alternativa nel ripiano meno freddo del frigorifero, sempre avvolto nell’incarto d’acquisto o in carta argentata e chiuso in contenitori di plastica o vetro in modo che non assorba o trasmetta odori alle altre vivande.

Come si produce

Per la sua produzione deve essere impiegato latte vaccino, eventualmente addizionato con piccole aggiunte di latte ovino e/o caprino proveniente da due mungiture giornaliere. Il latte crudo, parzialmente scremato per affioramento, viene riscaldato in apposite caldaie (tradizionalmente di rame) alla temperatura di 35°-38°C; la coagulazione ad opera del caglio avviene in 30-90 minuti. La cagliata viene rotta in grumi della dimensione di un grano di riso; il siero spurgato che affiora in superficie viene immediatamente allontanato. Dopo circa mezz'ora, la cagliata suddivisa in porzioni di circa 4 kg - viene chiusa in teli con maglie finissime, pressata leggermente con le mani e lasciata sgrondare appesa per 12-24 ore. Successivamente viene introdotta in contenitori di legno, dove è lasciata riposare per 2-S giorni e dove si completa la separazione del siero.
A questo punto la cagliata subisce un rimescolamento ed è sistemata negli stampi, in cui per alcuni giorni è sottoposta a una pressatura. Raggiunta una certa consistenza, la forma viene tolta dallo stampo e salata a secco per un periodo di circa 48 ore. La maturazione avviene a temperatura di cantina in grotte naturali o in locali che ne riproducono le condizioni ambientali. La stagionatura dura da due a cinque mesi. Quando la crosta raggiunge un colore rosato intenso, il castelmagno è arrivato al grado di maturazione ottimale.

 

SCHEDA TECNICA :

Prodotto

formaggio semigrasso, pressato a pasta semidura erborinata salato a secco

Latte

latte crudo vaccino – eventualmente addizionato con latte ovino – proveniente da due mungiture consecutive

Origine

comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana (Cuneo)

Sapore

il sapore passa, con il procedere della maturazione, da delicato a intenso e piccante

Pasta

da friabile, bianco avorio a compatta giallo ocra con venature verdi-blu

Crosta

da sottile, liscia elastica e regolare, giallo rossastra nel prodotto poco stagionato o spesso, rugosa e di colore scuro nel prodotto lasciato maturare o lungo

Forma

forma cilindrica (diametro 15-25 cm, scalzo 12-20 cm) dal peso di 2-7 kg

Tipologie

una

Stagionatura

La stagionatura si protrae in grotte fresche e umide o in locali simili per un periodo di 2-5 mesi

Consumo

da tavola, da cucina

Dietologia

100 gr: 421 Kcal / Lipidi 48 gr / Proteine 40 gr

Storia

Le origini del Castelmagno sono antichissime: il suo nome pare sia legato al santuario dedicato a San Magno, un soldato romano martirizzato sulle montagne della provincia di Cuneo

Curiosita'

Una leggenda racconta poi che nel 1200 il possesso di alcune forme di Castelmagno fu motivo di una guerra tra Cuneo e Salluzzo che durò 30 anni, tanti quante erano le forme di formaggio contese

INDIRIZZI UTILI :

Consorzio per la tutela del formaggio a denominazione d’origine “Castelmagno”

c/o Coop. Agr. La Poina - Valle Grana piazza Caduti / Cap 12020  Città Castelamagno (CN)

Tel: +390171986190  Fax: +390171986348

sito web

promo.formaggi@produttorilattepiemonte.com

Contatto: Dr. Marco Arneudo