


Alto Tavoliere: sapore di fruttato; odore di fruttato medio con sensazione di frutta fresca e mandorlato dolce;
Basso Tavoliere: sapore di fruttato con sensazione leggera di piccante e amaro; odore di fruttato;
Gargano: sapore fruttato con retrogusto e sensazione di mandorlato; odore di fruttato medio con sensazione erbacea;
Sub-Appennino: sapore fruttato; odore di fruttato medio con sentori di frutta fresca.

La denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Alto Tavoliere", è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalla varietà di olivo Peranzana o Provenzale presente negli oliveti in misura non inferiore all’80%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti fino al limite massimo del 20%.
All’atto dell’immissione al consumo l’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Alto Tavoliere", deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: dal verde al giallo;
- acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a grammi 0,6 per 100 grammi di olio;
- punteggio al Panel test: >= 6,5
- numero perossidi: <=12 MeqO2/kg;
- polifenoli totali: >= 100 ppm.
La denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Basso Tavoliere", è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalla varietà di olivo Coratina presente negli oliveti in misura non inferiore al 70%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti fino al limite massimo del 30%.
All’atto dell’immissione al consumo l’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Basso Tavoliere", deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: dal verde al giallo;
- acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a grammi 0,6 per 100 grammi di olio;
- punteggio al Panel test: >= 6,5;
- numero perossidi: <=12 MeqO2/kg;
- polifenoli totali: >= 100 ppm.
La denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Gargano", è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalla varietà di olivo Ogliarola Garganica presente negli oliveti in misura non inferiore al 70%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti fino al limite massimo del 30%
All’atto dell’immissione al consumo l’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Gargano", deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: dal verde al giallo;
- acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a grammi 0,6 per 100 grammi di olio;
- punteggio al Panel test: >= 6,5;
- numero perossidi: <=12 MeqO2/kg;
- polifenoli totali: >= 100 ppm.
La denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Sub-Appennino", è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivo: Ogliarola, Coratina e Rotondella presenti da sole o congiuntamente negli oliveti in misura non inferiore al 70%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti fino al limite massimo del 30%.
All’atto dell’immissione al consumo l’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Sub-Appennino", deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
- colore: dal verde al giallo;
- acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a grammi 0,6 per 100 grammi di olio;
- punteggio al Panel test: >= 6,5;
- numero perossidi: <=12 MeqO2/kg;
- polifenoli totali: >= 100 ppm.
Altri parametri non espressamente citati devono essere conformi alla attuale normativa U.E.

Caratteristiche di coltivazione.
Le condizioni ambientali e di coltura degli oliveti destinati alla produzione dell’olio extravergine di oliva "Dauno" devono essere quelle tradizionali e caratteristiche della zona e, comunque atte a conferire alle olive ed all’olio derivato le specifiche caratteristiche qualitative.
I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli tradizionalmente usati o, comunque, atti a non modificare le caratteristiche delle olive e dell’olio.
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Alto Tavoliere", deve essere effettuata entro il 30 gennaio di ogni anno.
La produzione massima di olive non può superare kg 10.000/ ettaro per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 20%.
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Basso Tavoliere", deve essere effettuata entro il 30 gennaio di ogni anno.
La produzione massima di olive non può superare kg 10.000/ ettaro per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 24%.
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "Gargano", deve essere effettuata entro il 30 gennaio di ogni anno.
La produzione massima di olive non può superare kg 9.000/ ettaro per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 25%.
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno", accompagnata dalla menzione geografica "SubAppennino", deve essere effettuata entro il 30 gennaio di ogni anno.
La produzione massima di olive non può superare kg 8.000/ ettaro per impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 22%.
Anche in annate eccezionalmente favorevoli la resa dovrà essere riportata nei limiti attraverso accurata cernita.
La produzione globale non deve superare di oltre il 20% i limiti massimi sopra indicati.
Modalità di oleificazione.
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta "Dauno" deve avvenire solo per brucatura.
Per l’estrazione dell’olio extravergine di oliva sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l’ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute nel frutto.
Le operazioni di oleificaziome devono avvenire entro tre giorni dalla raccolta delle olive.

La coltivazione dell’olivo in provincia di Foggia risale certamente ad epoche molto lontane.
La testimonianza è data dai frammenti di manufatti, simili al "trapetum" di epoca romana, conservato nell’anfratto monastico di Santa Maria di Pulsano, a Monte Sant’Angelo (Gargano), in una valle che scende al golfo di Manfredonia, conosciuta come Valle del Campanile.
Nel XVIII° secolo una normativa per l’ammasso e il traffico di olio venne emanata tramite una bolla papale, rogata proprio a Monte Sant’Angelo.
Nel corso dei secoli l’olivo ha avuto in questa zona una diffusione e uno sviluppo molto rilevanti fino ad assumere un’importanza fondamentale per l’economia della Daunia.
Questo è l’antico nome geografico con il quale veniva designato il territorio in provincia di Foggia e dal quale prende il nome l’olio extravergine di oliva oggi prodotto.
I Dauni erano infatti gli antichi abitatori della zona.
La coltivazione dell’olivo, iniziata nel Gargano, si è via,via estesa in molte aree territoriali della provincia foggiana.
La maggiore diffusione si è avuta nel XVII° secolo, quando si potevano contare già migliaia di ettari, tutti in coltura specializzata.
Il commercio dell’olio divenne molto intenso, soprattutto via mare.
Verso la fine del XVIII° secolo e in tutto il XIX° la coltura dell’olivo si estese rapidamente in tutte le zone della Daunia.
Il sistema di espansione della coltura nella provincia di Foggia, in considerazione della conformazione del territorio, ha portato alla formazione di differenti individualità di produzione, in relazione alle differenze geografiche che, pur presentando una matrice produttiva comune, evidenziano delle peculiari differenze qualitative.
Le diverse conformazioni orografiche, le diverse composizioni dei terreni dei quattro areali, unitamente alle differenti composizioni percentuali delle varietà di olive utilizzate per la produzione nei quattro areali, consentono di avere altrettante varietà di olio.
Da qui la necessità di distihnguere ognuna di esse con l’aggiunta della menzione geografica, proprio per rimarcare queste differenze che si riflettono poi nel prodotto finito con caratteristiche organolettiche tipiche per ciascuna varietà.
Il lungo percorso storico dell’olio extravergine di oliva "Dauno", oltre all’alta qualità che esprime, ha portato alla certificazione DOP nel novembre del 1997.







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